II castello della Bella Addormentata nel Bosco
I castelli Walt Disney
Château de Menthon St. Bernard- Chateau de la Roche du Roi
La Francia è un paese pieno di castelli, ci sono naturalmente quelli famosi della Loira, ma ce ne sono molti altri sparsi in tutto il territorio. I castelli francesi sono talmente belli da sembrare usciti da una fiaba o da averne fatto parte, come il castello di Menthon in Savoie che è diventato il Castello della Bella Addormentata nel Bosco.
La Francia è un paese pieno di castelli, ci sono naturalmente quelli famosi della Loira, ma ce ne sono molti altri sparsi in tutto il territorio. I castelli francesi sono talmente belli da sembrare usciti da una fiaba o da averne fatto parte, come il castello di Menthon in Savoia che è diventato il Castello della Bella Addormentata nel Bosco.
Château de Menthon St Bernard- Il Castello della Bella Addormentata nel Bosco.
Il castello di Menthon, o anche castello sulla roccia, come significa il nome d’origine celtica, è un castello medievale che si trova a venti minuti dalla città d’ Annecy, in Haute-Savoie.
Situato in posizione strategica sulla roccia, poteva avere allo stesso tempo il controllo sul lago d’Annecy, sul monte Bluffy e sull’antica via romana Annecy-Faverges. Oggi saprà sorprendervi quando lo vedrete svettare tra gli alberi, come fosse la cosa più importante e bella del panorama, anche più bella delle montagne che gli fanno da sfondo.
Il castello è abitato ancora oggi e appartiene alla stessa famiglia da ventitré generazioni. Per questo motivo, sono permesse solo visite guidate e solo da aprile a ottobre. Tra gli spazi da visitare ci sono la corte interna, la cappella, le cucine, la camera padronale e la grande biblioteca che raccoglie 12000 opere, tra cui alcuni incunaboli e pergamene. Purtroppo, io l’ho scoperto nel periodo fuori visita, ma a vedere dalle foto sul sito, credo meriti un giretto, se non altro per allontanarsi dal gruppo, salire nelle stanze del castello e andare a svegliare Aurora 😉
Il castello ha vissuto un grande rinnovamento alla fine dell’Ottocento per volontà di René de Menthon. Artista e sognatore nell’animo, s’ispirò al famoso architetto Viollet-le-Duc, per apportare modifiche e miglioramenti al castello medievale. In particolare, aggiunse le torrette slanciate, che diedero al castello quel tocco romantico e affascinante da attirare l’attenzione di Walt Disney. Durante un soggiorno in Haute Savoie, Walt Disney rimase talmente colpito dal castello di Menthon da prenderne ispirazione per creare quello che sarà il Castello della Bella Addormentata nel Bosco.
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Ditemi voi cosa ne pensate, ci assomiglia? Non so, io quando sono andata ero convinta fosse il Castello della Bella e la Bestia e mentre camminavo per il villaggio sottostante, mi sono messa a cantare:
“Tutto qui
è un bel paesino
ogni di qui non cambia mai
è così che la gente vive con semplicità
bonjour…
… Io voglio vivere di avventure
e lo vorrei sempre di più,
ma non c’è nessuno, ahimè
che capisca il perché
questo è quello che vorrei per me.”
Poi quando ho ripreso in mano la rivista che ne parlava, ho capito di aver letto in velocità (mi ero fermata a La Belle..) e niente, ci sono rimasta male. Non che non mi piacesse la Bella Addormentata nel Bosco, ma la storia di lei candida, ingenua e ovviamente addormentata, in attesa del principe con voce da tenore che va a salvarla, non mi ha mai troppo entusiasmata.
Castello di Montrottier e le Gorges du Fier
Nella regione, si trovano altri possedimenti della stessa famiglia, come il castello di Montrottier e il castello di Gruffy.
In occasione di una visita al castello di Montrottier si può approfittare di scoprire anche le Gorges du Fier. Le Gorges du fier sono un canyon impressionante, tra i luoghi più rinomati della regione. Il sito è ammirabile da una passerella situata a 25 metri d’altezza. Oltre ad essere veramente affascinante per sua natura, è anche al centro di alcune leggende, come quella della dama bianca du Fier. Si racconta che durante il medioevo, in una grotta nascosta tra le gole, visse una donna. Questa donna di origini nobili, decise di abbandonare il villaggio dove abitava, lasciando la madre morire di peste nell’indifferenza totale, per nascondersi insieme ai suoi averi in una grotta. Avida di denaro e non contenta del suo tesoro, estorceva soldi e oggetti preziosi agli sfortunati viaggiatori di passaggio. Per proteggere la grotta con tutto il suo bottino, invocò anche gli spiriti delle tenebre. Poi, da un giorno all’altro scomparve, nessuno seppe che fine avesse fatto, se fosse morta da sola nella sua grotta, se cadendo nel dirupo. Si dice che il suo fantasma dimori ancora tra le gole e ovunque passa la terra diventa secca e arida, l’erba muore, la roccia si spacca.
Un’altra leggenda riguarda proprio un appartenente alla famiglia Menthon, il conte di Montrottier. La moglie del conte di Montrottier, lasciata spesso da sola dal marito occupato nei suoi affari, era solita andare a passeggiare nei dintorni della dimora accompagnata dal paggio di corte. Un giorno, in occasione di una di queste uscite, incontrò il conte di Pontverre, col quale iniziò una relazione. La sfortunata non sapeva, però, che il paggio col quale andava a passeggio, era segretamente innamorato di lei, e una volta scoperta insieme al conte di Pontverre, preso dall’ odio e dalla gelosia, si vendicò andando a raccontare tutto al suo padrone. Informato del tradimento, il conte di Montrottier organizzò un tranello per coglierli sul fatto. Una volta scoperti, il conte Pontverre si mise in fuga, il paggio lo rincorse attaccandosi alla coda del cavallo, il cavaliere lo trascinò fino alle gole e poi tagliò la coda, facendo precipitare il paggio nel vuoto del canyon. Si dice, che ancora oggi si possano sentire i gemiti del piccolo paggio provenire dal fondo delle gole, e che il suo viso sia stato scolpito sulla roccia dalle fate. Ci sono altre versioni di questa leggenda, alcuni dicono sia stato direttamente il conte a ordinare al paggio di spiare la dama, altri ancora che l’amante non fosse il conte di Pontverre ma bensì proprio il paggio.
Château de la Roche du Roi
Un altro castello che sembra uscito da una fiaba di Walt Disney, lo troviamo ad Aix-les-Bains, in Savoie. La prima volta che ci sono passata davanti, ha attirato subito la mia attenzione. Era talmente particolare, rispetto anche all’ambiente in cui era inserito, che la prima cosa che ho pensato è che fosse un castello di Disneyland.
Questo castello ha una storia tutta particolare. Fu commissionato alla fine dell’Ottocento da Jean Archiprêtre-Dugit, direttore d’albergo e amministratore del casinò della città. Acquistati i terreni, Archiprêtre-Dugit, incaricò l’architetto Jules Pin Ainé di costruire questa villa sorprendente. Il lavoro gli costò un po’ più di 496.000 franchi, ma ancora prima del completamento, decise di vendere il castello a Henri Bloch et Adolphe Levy che apportarono le ultime finiture all’opera. Dopo di loro si susseguirono altri sette proprietari. Intorno agli anni ’50 rimase disabitato per qualche anno finché fu acquistato nel ’57 dal decoratore e architetto Gilbert Duranton che nel 1964 creò una discoteca e una pizzeria nel sottosuolo. L’affare, però, con gli anni risultò infruttuoso e il castello tornò ad essere vuoto. Nel 1982 un compratore straniero fece una proposta bizzarra, voleva comprarlo per smontarlo e ricostruirlo pietra per pietra nel suo paese. La proposta suscitò molto scalpore, tanto da finire nei giornali dell’epoca, questo spinse a una maggiore tutela del castello, così nel 1986 venne classificato come monumento storico. Questo titolo, però, non gli impedì di subire ulteriori sfortune. Nel 1998 fu nuovamente acquistato, questa volta da un compratore tedesco che fin da subito lo destinò a uno stato di completo abbandono. Col tempo il castello si deteriorò sempre più, tanto da diventare uno squat, o un luogo frequentato dai ragazzini della zona. Nel corso degli anni subì due incendi e a causa di una forte tempesta perse una parte del tetto. Nel 2005, al suo interno fu ritrovata una granata MK2 della seconda Guerra Mondiale.
Il castello fu messo nuovamente in vendita nel 2006 e assegnato a un’agenzia immobiliare, la quale sollecitò il proprietario affinché eseguisse dei lavori di restauro, ma lui rifiutò di fare qualsiasi genere d’investimento. Nel 2015 dopo una lunga battaglia giudiziaria il castello fu acquistato dalla città di Aix-les-Bains per 485.000 euro. Dal 2016 è di proprietà di Elena e Victor Asensio. La coppia ha intenzione di farne la propria abitazione ma anche un luogo d’esposizione per artisti di ogni genere. Il loro progetto prevede una completa restaurazione della villa per riportarla esattamente al suo stato originario, questo implica anche la ricerca della déco dell’epoca.
Alla fine, sembrerebbe che il castello potrà finalmente ritornare alla sua bellezza originaria. Nonostante possa sembrare un quadro perfetto per storie di fantasmi o di energie malvagie, intorno al castello non è nata alcuna leggenda. Staremo a vedere quanto resisteranno questi ultimi proprietari.
Conclusione
Come delle piccole Venezie, anche dei castelli Walt Disney è pieno il mondo. Tra l’altro ad Annecy sono veramente convinti di abitare a Venezia, quindi magari le château de Menthon non sarà proprio il castello da cui ha preso spunto Walt Disney, ma è bello immaginarlo. D’altronde le favole, i racconti, le storie, servono proprio a questo, a farci immaginare, e non è importante se siano vere o no, per farle vivere basta raccontarle, per renderle reali basta crederci, come con le fate.:-)
Anna
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