Viaggio in Marocco

Tutto quello che c’è da sapere per organizzare

un viaggio in Marocco

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Il Marocco è un paese bellissimo, ricco di cultura, storia e tradizioni. Il modo migliore per approfittare di un viaggio in Marocco è quello di noleggiare un’auto e spostarsi tra le bellezze del suo territorio. Se state per prenotare solo per la famosa Marrakech, sappiate che conoscerete solo un lato e il più contraffatto di questo paese. Dopo tre mesi di perlustrazione del paese, posso affermare che Marrakech è l’ultima meta da considerare per un viaggio in Marocco; prediligerei invece i villaggi, in special modo quelli del sud, alle porte del deserto,  le montagne dell’Atlas, così come le città sull’Atlantico e l’imperiale Fèz.

Il Marocco è un paese da vivere nella sua più profonda tradizione. Per farlo bisogna inoltrarsi, entrare nelle case, parlare con la gente, stare in silenzio e ascoltare il tempo passare, un tempo che in Marocco non è scandito dalle ore, ma è regalato, vissuto, ti passa attraverso ricordandoti che la sua sostanza è fatta di vita.

Una delle frasi esclamate più spesso, specialmente nel sud, era: “prendi il tuo tempo”. Per qualsiasi cosa facessi o mi accingessi a fare, l’incitazione era “prendi il tuo tempo”, ed io il mio tempo me lo sono preso e così sono rimasta, senza scadenze, senza programmi, lasciandomi scaldare dal sole e cullare dai canti berberi, fino a quando sono ritornata in vita.

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Cultura

Il Marocco ha due grandi culture, quella berbera e quella araba. I berberi sono un popolo nomade insediato nel territorio nord-africano fin dall’antichità. Possiamo trovare popolazioni berbere in Algeria, Libia, Tunisia, Mali, Niger, Mauritania e Egitto. I berberi sono un popolo con una forte identità, saldamente legati alle proprie tradizioni, ancora oggi le rispettano assiduamente fino a parlare una lingua diversa dall’arabo, nel caso dei berberi marocchini si tratta del Tamazight.  Fin dalle prime invasioni, si sono battuti per conservare quell’indipendenza e quella libertà che sono le basi identitarie della loro cultura,  dimostrando una resistenza veramente notevole. E neanche la conquista da parte degli arabi riuscì a modificare il loro stile di vita. Accettarono, sì, di convertirsi alla religione musulmana ma a patto di salvaguardare i loro usi e costumi. Questo fa sì che ancora oggi esistano dei veri nomadi, anche se pochi, i quali vivono al di fuori della società e delle regole della stessa. I berberi hanno un grande orgoglio culturale, ci tengono a distinguersi dagli arabi, in alcuni casi con un fervore che sfiora il razzismo. Sentimento forse dettato dal fatto che nel passato i vari governi attuarono politiche discriminatorie nei loro confronti a favore della cultura araba, e per certi aspetti lo fanno ancora oggi. Il loro simbolo di riferimento è rappresentato dalla lettera Z VIAGGIO IN Marocco dell’alfabeto Tamazight e significa “uomo libero”. Questo simbolo, specialmente nel sud, lo si trova ovunque e quasi ogni berbero lo indossa al collo con fierezza.

In generale, il popolo marocchino è un popolo molto accogliente, generoso e rispettoso della diversità altrui. Ai marocchini piace ridere, chiacchierare e scherzare, sanno essere veramente divertenti. Sono anche un popolo con una grande tradizione orale, si tramandano detti, proverbi, indovinelli e storie, che gli conferiscono un’aurea magica e arcana.

In quanto paese islamico, il Marocco è molto conservatore, ma negli ultimi anni grazie alle nuove generazioni sta leggermente cambiando. Soprattutto per quanto riguarda le donne, le quali stanno definendo il loro spazio di diritti e libertà, vincendo battaglie che solo qualche tempo prima erano impensabili. Nelle grandi città, sono molti i giovani a vivere in modo moderno senza seguire i dettami religiosi, e a impegnarsi attivamente per modernizzare il paese. Nonostante l’assetto sociale, i dettami e le regole restino conservatori e totalmente dipendenti dalla religione, le nuove generazioni attraverso i loro comportamenti, il loro modo di vivere e di pensare il mondo, stanno favorendo un processo di secolarizzazione.

In realtà, in Marocco succede tutto quello che succede in un paese moderno, ma avviene di nascosto. 

Religione

In Marocco la religione ufficiale è l’Islam, le altre due grandi comunità sono composte dagli ebrei e dai cristiani. Come in quasi tutti i paesi musulmani, la religione è legge di stato.

Lingua

Le lingue ufficiali sono l’arabo marocchino e il berbero marocchino. Altre lingue usate anche nell’amministrazione e nell’educazione sono in primis il francese e poi lo spagnolo. L’inglese è parlato per lo più dai giovani e negli ambienti turistici. In generale, comunque, i marocchini sanno destreggiarsi bene con le lingue e conoscono almeno qualche frase di altri idiomi europei.

Moneta

La moneta marocchina è il Dirham. 1 euro equivale a 10,67 dirham. Fare il calcolo sarà quindi molto semplice, 100 dirham sono più o meno 10 euro, 200 sono 20, ecc.

Il Marocco è un paese molto economico, i trasporti e gli alloggi costano davvero poco così come il cibo, specialmente se acquistato nei mercati. Mangiare fuori a volte costa meno di fare la spesa, per farvi qualche esempio, potrete trovare piatti di Couscous a 4 euro, sandwich con patatine a 1,50 euro, tajines a 5 euro. 

Le carte di credito sono accettate dalla maggior parte delle strutture. Gli uffici di cambio si trovano ovunque.

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In Marocco l’acqua è potabile?

L’acqua in Marocco non è potabile, ma non vi ucciderà nemmeno. Potete tranquillamente lavarvi i denti, usarla per cucinare, bere il tè, ecc. Evitate solo di bere direttamente dal rubinetto, specialmente se siete molto sensibili. Se però vi capita di berla senza saperlo, non preoccupatevi, anche a me è capitato e non sono stata male.

Come spostarsi in Marocco

In Marocco spostarsi è molto semplice e le opzioni di trasporto sono varie e affidabili.

  • Macchine a noleggio: ci sono molte agenzie di macchine a noleggio, i prezzi sono economici e la benzina costa poco. Io non ho avuto bisogno di usarle ma la maggior parte dei turisti sceglie questa opzione senza alcun problema. Se noleggiate una macchina, però, fate attenzione, prima di tutto ai marocchini che guidano come dei pazzi, e poi a non superare mai i limiti di velocità, neanche di 5 km, i controlli sono ovunque e non aspettano altro che beccare voi. Evitate di guidare di notte, le strade sono poco illuminate e sulla strada si potrebbero trovare asini e pecore. 
  • Corriere: le principali compagnie degli autobus sono la CTM e la SUPRATOURS. Entrambe sono due buone compagnie. La CTM è affiliata all’Eurolines ed è quella preferita anche tra i marocchini. Le linee coprono l’intero paese e costano qualche euro in più rispetto alle corriere locali. Sono comode, puntuali e affidabili. La SUPRATOURS offre un servizio molto simile a quello della CTM. Per queste due compagnie a volte è preferibile prenotare il biglietto qualche giorno prima, bisogna presentarsi in orario e registrare il proprio bagaglio prima di partire con un piccolo supplemento di 5dirham. Il servizio bagagli è gestito benissimo, è sempre il conducente a restituirli dopo aver ritirato e controllato il numero corrispondente (non come nei flixbus che mamma mia ad ogni fermata mi tocca controllare come una pazza se qualcuno s’è preso il mio zaino).
  • Per quanto riguarda le compagnie locali, invece, il servizio è leggermente diverso. Si tratta di corriere che fanno fermate frequenti, nel senso che si fermano anche se non ci sono fermate e a volte fanno salire più passeggeri rispetto alla disponibilità dei posti. Per prenotare bisogna andare allo sportello nelle stazioni apposite o pagare direttamente il tizio che raccoglie i soldi, prima di salire a bordo. In questo caso, viaggerete solo con gente del posto e ci si potrebbe fermare anche per fare la preghiera. Anche per le compagnie locali bisogna aggiungere un supplemento per il bagaglio, che però non sarà gestito con sicurezza, ma ammassato a casaccio in un delirio di borsoni e restituito…no, te lo riprendi se sei fortunato.
  • Treno: i treni sono molto comodi ma non ci sono collegamenti per tutte le città.
  • Taxi collettivi: i taxi collettivi sono i cosiddetti grandi taxi, i quali partono solo quando hanno venduto tutti i posti. Oltre a servire le località limitrofe, fanno anche viaggi molto lunghi, di 4 o 5 ore. Bisogna solo recarsi nella stazione apposita (dei grandi taxi), domandare chi serve la città di interesse e aspettare. Se si ha fretta, si possono pagare i posti ancora liberi per partire prima. Di solito, si tratta di grandi taxi a sei posti, ma può anche capitare di dover viaggiare in sette in una macchina da cinque, ovvero quattro dietro e due davanti. Fate attenzione alle truffe, potrebbero farvi pagare più del dovuto: trattate, sempre. 
  • Taxi locali: sono i taxi piccoli che servono il centro città e/o le zone limitrofe. Potete fermarli ovunque vi troviate. Nei villaggi i prezzi sono quasi sempre fissi, quindi non c’è il tassametro (si aggirano di solito sui 5/8 dirham), mentre in città il tassametro è d’obbligo ma non servono per forza tutte le zone.

Internet in Marocco

Il Wi-Fi in Marocco è ovunque, quasi ogni locale offre il Wi-Fi gratuito e quasi ogni persona è in possesso di un cellulare con connessione internet. Non avrete di certo problemi, ma se avete intenzione di fermarvi per un po’ di tempo e volete farvi una scheda telefonica vi consiglio la compagnia Inwi, è molto buona ed economica e potrete attivare la scheda direttamente dai banchetti appositi nella hall dell’aeroporto (con 10 euro vi attivano la scheda con promozione valida 1 mese). Le ricariche si fanno separatamente in base alla funzione di utilizzo (messaggistica, internet, chiamate), quindi si può decidere quanti gigabyte ricaricare  così come quanti minuti di chiamata.

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Visto per il Marocco

Per viaggiare in Marocco non avete bisogno di visti particolari, vi basta il passaporto con il quale avete diritto a tre mesi di permanenza, dopo i quali dovete tassativamente rientrare. Per prolungare il permesso, se ne avete bisogno, potete andare in una delle due città spagnole in territorio marocchino, Ceuta o Melilla, e poi rientrare. Questo metodo è usato spesso, io stessa l’ho utilizzato senza problemi.

Vaccini per il Marocco

Per il Marocco non sono richiesti vaccini particolari, basta essere in regola con quelli obbligatori.

Fuso orario

 Il Marocco ha un’ora indietro rispetto all’Italia durante i mesi dell’ora legale, in tutti gli altri abbiamo lo stesso orario. Durante il periodo del ramadan, che cade di solito tra la primavera e l’estate, la lancetta viene spostata indietro di un’altra ora, di conseguenza le ore di differenza saranno due.

Come vestirsi in Marocco

In quanto paese musulmano, il Marocco richiede un certo contegno, tuttavia nelle grandi città ai turisti è concesso davvero molto, ognuno si veste un po’ come gli pare. Io personalmente ho sempre cercato di mantenere una tenuta sobria, coprendo anche le spalle se non faceva troppo caldo. Nelle altri parti del Marocco, vi suggerisco di evitare abiti succinti, non vi succederà assolutamente nulla se li indossate, ma si tratta di una questione di rispetto. Nei villaggi le persone non sono abituate a certe mode e potreste turbarle, oltre che sentirvi voi a disagio. Costume sì o costume no? (Ovviamente mi rivolgo alle donne): se siete in Hotel provvisto di piscina non fatevi alcun problema per indossare il costume, anche il bikini. Per quanto riguarda la spiaggia, invece, nella maggior parte dei casi è meglio evitare. Mi è stato detto esistano alcune spiagge dove ci si può tranquillamente mettere in costume e anche alcune marocchine lo fanno, in ogni caso cercate di osservare cosa fanno gli altri e adattatevi di conseguenza.

Periodo migliore per viaggiare in Marocco

In Marocco si viaggia bene durante tutto l’anno, salvo forse per i mesi di luglio e agosto, dove le temperature raggiungono livelli veramente scottanti, si può arrivare anche a più di 45 gradi. I periodi migliori per un viaggio in Marocco sono sicuramente la primavera, settembre e l’autunno. Considerate però che lungo l’Atlantico le temperature si mantengono sempre moderate e, anzi, quando a Marrakech ci sono 40 gradi, sulla costa potreste addirittura sentire freddo. Se invece volete andare nel deserto, il periodo migliore è la primavera.

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Prodotti tipici del Marocco

I prodotti tipici del Marocco sono le babbucce, le tipiche scarpe marocchine. I vestiti tradizionali, i pantaloni marocchini, l’olio di Argan, le spezie, tutta la pelletteria, la bigiotteria, in special modo quella berbera, le ceramiche con i tradizionali decori multicolore, e i tappeti con ogni genere di fantasia, che si dice rispecchi l’umore e i desideri della donna che li ha tessuti.

Come trattare sul prezzo

Trattare sul prezzo, oltre ad essere d’obbligo, è una delle cose più divertenti da fare in Marocco. In berbero si dice che la trattativa si svolge in tre fasi, le quali corrispondono a tre offerte: la prima offerta è fatta dal venditore, la seconda è proposta da voi, la terza è una via di mezzo tra le due, se poi entrambi concordate sul prezzo allora procedete all’acquisto, altrimenti ci si lascia col sorriso.

Modestamente, sono diventata una grande esperta in quest’arte. Verso la fine del viaggio, erano più le cose che ricevevo in regalo di quelle pagate. Per questo motivo vi svelerò qualche trucchetto per non farvi imbambolare dai loro modi affabili e insidianti. Innanzitutto, bisogna sempre essere gentili e sorridenti, ma soprattutto bisogna essere un po’ sgamati, scherzare, fare battute sul prezzo, esagerare anche, questo spesso li diverte. Bisogna anche far capire dal principio quanto si è disposti a spendere, così vi proporranno i prodotti che fanno al caso vostro ed eviteranno di spararla grossa.

Domandare il prezzo è sempre una lama a doppio taglio. Se ancora non vi siete fatti un’idea chiara,  provate a chiederlo e non fatevi problemi ad abbassarlo anche del 90 per cento. Proveranno a vendervi della bigiotteria come se fosse oro. Orecchini da cinque euro a cento euro. Partite sempre, e dico sempre, da un prezzaccio impossibile, un’offerta imbarazzante che vi fa pure vergognare a proporla. Piano piano rimonterete e loro abbasseranno davvero tanto, fino a chiedervi, in certi casi, quanto siete disposti a pagare.

Piccola dritta, più acquistate da uno stesso commerciante meno pagherete. La risposta più tipica al “quanto costa” è: “dipende da quante cose compri”.

Alcol 

Per i marocchini non è consentito assumere alcolici, anche se nelle grandi città è tollerato. Il turista può tranquillamente acquistare e bere alcolici, ma non deve ubriacarsi in modo esagerato e fare baldoria. Cercate sempre di mantenere un certo contegno.

Cosa mangiare in Marocco

La cucina marocchina è una cucina a base di carne e verdure semplici. Si fa un grande uso di spezie e erbe, tra cui il coriandolo, e un sacco di olio buonissimo. A me piace davvero molto, ma non sempre è ben cucinata, se avete la fortuna di trovare dei buoni cuochi vi leccherete i baffi. 

Piatti tipici del Marocco

Uno dei piatti principali è ovviamente il Couscous di pollo, agnello o manzo, accompagnato da verdure. Poi ci sono le Tajines, le tajines sono pietanze a base di carne e verdure che prendono il nome dal piatto di terracotta in cui sono cucinate. Assolutamente da non perdere è la Tajina al pollo e limone. Preparano tranquillamente anche tajines e piatti vegetariani su richiesta.

Molto diffusa è l’Harira, una tradizionale zuppa berbera a base di ceci. Poi abbiamo l’Insalata marocchina con pomodori, cipolla, peperoni e cetriolo. Altri piatti buonissimi sono la Pastilla di pollo, miele e mandorle, e la Pizza berbera, una specie di pane condito con cipolla, aglio, erbe, strutto e peperoncino.

Per quanto riguarda la colazione, nel caso in cui non fosse compresa nel vostro soggiorno, non preoccupatevi, quasi tutti i bar offrono menù completi a prezzi veramente irrisori (20, 30 dirham). Vi consiglio di ordinare le Msemen, le crepes marocchine, e se lo trovate l’Amlou, una crema d’olio di argan, miele e arachidi o mandorle che mamma mia quanto è buona, diventerà una droga. E infine, va beh, c’è il tè, ma quello credo vi sarà già stato offerto all’acquisto del vostro biglietto aereo da un marocchino uscito dal monitor del vostro computer.

Mi raccomando, si mangia con le mani aiutandosi col pane per raccogliere il cibo dal piatto.

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Conclusione

A me il Marocco ha fatto tanto tanto bene. Per fortuna, per casualità o semplicemente per voglia, ho avuto modo di scoprire la cultura marocchina in modo più personale e posso affermare di aver trovato un popolo generoso, solidale e accogliente. Mi sono sentita a casa dal primo giorno e ho riscoperto un sentire umano da noi totalmente dimenticato e che ci farebbe davvero bene riscoprire. 

Per altre informazioni contattatemi tramite la pagina facebook.

Volete conoscere gli stereotipi più diffusi sul Marocco? Seguite questo link: Sei stereotipi sul Marocco

Buon viaggio in Marocco

Anna

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